Un altro importante riconoscimento che testimonia l’impegno di Suzuki nel portare avanti progetti rispettosi dell’ambiente. È stato consegnato a Napoli a Paolo Ilariuzzi, Direttore Divisione Moto e Marine di Suzuki Italia, il NauticSud Award 2023. “Suzuki – è scritto nella motivazione – ha saputo sviluppare un progetto di eco-sostenibilità innovativo come il Clean Ocean Project”.
Un impegno che prevede anche un contributo culturale e sociale delineato nel Suzuki Environmental Vision 2050, dove sono fissati gli obiettivi e le attività di Suzuki Motor Corporation a favore della salvaguardia del pianeta, da qui alla metà del secolo.
“Oltre a promuovere attività che accrescono in ciascun soggetto la consapevolezza circa le problematiche ambientali – ha detto Ilariuzzi con orgoglio dopo aver ritirato il NauticSud Award 2023 – e alle azioni pratiche di bonifica di spiagge e mari dalla plastica e dai rifiuti, Suzuki investe nello sviluppo di una gamma di prodotti attenta all’ambiente, in grado di ridurre le emissioni nocive. Il sistema #lavalacqua, che abbiamo esposto nel nostro stand, testimonia come Suzuki affronta il tema ambientale, con l’obiettivo di realizzare prodotti sostenibili. Grazie a questo dispositivo il fuoribordo Suzuki è in grado di ripulire il mare, filtrando e trattenendo le microplastiche che vi si trovano disciolte. Inoltre Suzuki sta progettando soluzioni finalizzate a ridurre del 40% le emissioni di CO2 dei propri fuoribordo entro il 2030, sta riducendo la presenza della plastica negli imballaggi e sta sviluppando nuovi progetti che prevedano l’utilizzo di energia derivanti da fonti alternative.”
Il sistema #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector) ottenne a Genova 2021 il riconoscimento Design Innovation Awards di Confindustria Nautica che motiva così il conferimento del premio “Il dispositivo di filtraggio e raccolta delle microplastiche apre nuove opportunità di diffusione di buone pratiche che sarebbe auspicabile divenissero uno standard produttivo. La semplicità della soluzione si presta a un’ampia diffusione”.
La diffusione di buone pratiche, infatti, si è estesa anche ad altre categorie merceologiche come l’elettronica di consumo e l’abbigliamento, che hanno intrapreso una strada virtuosa per ridurre le microplastiche che si generano nelle fasi di lavaggio domestico e successivo scarico nelle acque reflue.