Saranno le tematiche green il focus dei convegni organizzati durante la terza edizione della manifestazione che si terrà dal 28 maggio al 5 giugno all’Arsenale di Venezia, la città candidata a diventare la capitale mondiale della sostenibilità. Sede principale dell’attività sarà la Torre di Porta Nuova, insieme alla Sala Modelli e alle Tese, con spazi attrezzati per la trasmissione in streaming degli eventi principali che si articolano in un totale di una trentina di appuntamenti.
Si inizia domenica 29 maggio alle 11 con “Waterfront le declinazioni dell’acqua”, che metterà l’accento sull’utilizzo dell’acqua come unica e fondamentale risorsa per il verde futuro del pianeta. Esperti urbanisti, architetti e professori universitari si confronteranno sulla sostenibilità sotto tre aspetti: un turismo ecologicamente sostenibile, un turismo eticamente e socialmente equo, un turismo economicamente conveniente.
Lunedì 30 maggio alle 10, in Torre di Porta Nuova, si svolgerà il convegno “Innovazione e sostenibilità. Le nuove rotte della cantieristica” promosso da Confindustria Venezia con Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia, Capitale della Cultura d’Impresa Padova Treviso Venezia Rovigo. Il giorno seguente, alle 10.30 in Tesa 102, toccherà all’ente certificatore Rina con un appuntamento intitolato “Il mondo dello yachting incontra la sostenibilità” cui parteciperanno i rappresentanti dei grandi gruppi produttivi italiani che si stanno muovendo con decisione in questo settore. Ci saranno anche rappresentanti del mondo sportivo.
Sempre nel pomeriggio a cura di CNR Ismar, ente che dedica la sua attività alle ricerche sulla salute del mare il convegno “Il Piano Regolatore del Mare – Verso i Piani dello Spazio Marittimo italiano”. Mercoledì 1 giugno alle 10.30 si terrà il convegno “La Blue Economy si tinge di Green” che vedrà al centro della discussione il litorale della Città Metropolitana di Venezia e del Delta del Po, i quali costituiscono un ambiente particolarissimo in Europa per la densità di economie diverse: culturale, ambientale, turistico ricettiva, ma anche industriale, commerciale portuale, ittica.
Venerdì 3 maggio alle 14.30, in Sala Modelli, Arpav con il supporto della Regione del Veneto promuove il convegno dedicato al mare intitolato “Il monitoraggio del mare Adriatico e il progetto Marless”, nel contesto del progetto Interegg Ita-Hr Marless-Marine Litter cross-border awarenESS and innovation actions: nel corso della discussione verranno trattati i temi della balneazione e del monitoraggio del mare in Veneto e presentati alcuni casi pilota del progetto Marless come la messa in opera dei “cestini del mare” per la raccolta dei rifiuti nei porti e la realizzazione di un Contratto di Costa per aumentare la coesione territoriale ottimizzando così gli sforzi per la protezione ambientale del territorio.
Sempre venerdì Assonautica di Venezia propone, alle 10.30 alla Torre di Porta Nuova, il dibattito “Verso la Transizione Ecologica” che si annuncia di particolare importanza per presenza di relatori; a seguire, e come corollario di questo convegno, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Frosinone-Latina, presenta la ricerca “Economia del Mare: presentazione in pillole del X Rapporto Nazionale”.
Domenica 5 giugno alle 10.30 in Sala Modelli, DMV BCorp organizza la conferenza “Il mare, la sostenibilità e le opportunità di sviluppo alternative alla pesca”: gli argomenti trattati avranno un unico filo conduttore, ossia come poter interagire con il mare in modo sostenibile e creando opportunità di crescita e sviluppo alternative alla pesca. La conferenza coinvolgerà in modo trasversale una serie di attori, start up e associazioni che si occupano o lavorano con e per il mare. Con l’occasione verrà presentato anche il progetto denominato “Mare Pulito” e verranno effettuati collegamenti in diretta.
Prima dell’apertura del Salone, la Marina Militare, nei giorni di venerdì e sabato, organizza “Mare liberum, mare clausum. Quarant’anni dalla Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare”. Sono infatti passati 40 anni dalla firma di un accordo internazionale che è stato un passo fondamentale per il diritto marittimo post seconda guerra mondiale.