In virtù dell’esperienza del cantiere nelle competizioni, la cabina di pilotaggio non poteva che essere perfetta in ogni dettaglio. Le leve di comando si trovano nella giusta posizione, il sedile consente inclinazione e altezza regolabile e la ruota di timone, oltre a distinguersi per il disegno originale, è molto grande per offrire il massimo in termini di funzionalità. Il parabrezza è avvolgente e oltre ad offrire un’ottima protezione, conferisce all’imbarcazione un look elegante e sportivo al tempo stesso. Ogni dettaglio è rifinito con grande cura e tutto il calpestio è realizzato in teak.
Sottocoperta si trova una cabina che permette di vivere Albatro Evo 32 come uno yacht, all’insegna quindi del divertimento e della libertà di una crociera. Oltre ad una cuccetta per due c’è un wc elettrico.
Abbassando le manette si “tocca con mano” tutta l’esperienza, la tecnologia e la capacità del cantiere che dalle competizioni sono state traslate al diporto per navigare in maniera ottimale in ogni condizione: sul liscio o sul mosso, a velocità di crociera o al massimo della velocità. Durante la prova Albatro 32 ha raggiunto la velocità massima di 70 nodi, mentre la minima di planata registrata è di circa 16 nodi. Ecco i consumi a crociera:
– 26 knt 26 litri/ora per motore
– 30 knt 30 litri/ora per motore
– 40 knt 41 litri per motore
Da notare come questo natante non necessiti di motori particolarmente potenti per raggiungere performance da vero sportivo grazie al perfetto disegno della carena e alla costruzione molto leggera che si traduce in alta tecnologia e metodi di lavorazione avanzati come il sottovuoto che offre maggiore compattezza e solidità. Con questa metodologia di costruzione il cantiere di Simone Cesati realizza le sue barche da corse da 90 nodi e le sue barche da diporto.